Pagina:Statuto di Trento con li suoi indici si nel civile come nel sindicale e criminale.djvu/11

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del Civile. 3 Spagna, ed Imperatori de Romani eletto, Tempre Auguro. Con l’autorità, ed alfenfo del quale Reverendiflimo Signor Vefcovo Bernardo antefcritto, il medemo anno 27. che fù il terzo decimo dopo la fua elettione quelli Statuti, e Plebifciti emendati, e quelli, che non haveano bifògno di correttione, infieme con tutti glabri, furono confirmati. Profilante Deo, qui efi benedittlls, & benedicendus, per infinitafocaia foculorum. Amen.

Del Elettione, e nominatione del Podeftà, col giuramento 3 & officio di quello. Cap.i.

G lachè dall’antica, ed approvata confuetudine appare, che la deno-* minatione di due, ò più Dottori, per Podeftà à miniftrare Giuftitia nella Città,ediftretto di Trento appartiene alli Confoli, afcieltapoi,econfirmatione al Reverendiflimo Vefcovo di Trento, ò alli di lui Luogotenenti.

Pertanto decretiamo, & ordiniamo, che ogni anno li Signori Confoli, è Pro veditori di quella Alma Città di Trento, quali faranno prò tempore, debbino eleggere, & nominare due, ò tré, ò quattro, ò più, che fiano Dotto ri di legge, & nati fuori della Diocefi Tridentina, quali non habbino attinenti, nè parenti nella Città di Trento: e quelli coli eletti, e nominati presentare in Icritto al Reverendiflimo Signor Vefcovo di Trento, ò alli lui Luogotenentijde quali debba eleggere, e confermare uno denominati, di fuo maggior gufto, conil falarioannuale di Lire. 825 di buona moneta, cioè di carantani.

12. per ciafchedunaLira,dapagarfi dal Vefcovato à lui:con obligodi tenere almeno un fervitore, ed un ragazzo, à fue fpefe,ed un Cavalier idoneo, nato fuori della Diocefi, fenza fpefa però del Signor Podeftà. Qual Signor Podeftà al fuono della campana della torre della Communita di Trento,entrarà allo fteflò Magiftrato honorevolmente, con ftendardi, ed arme della fua famiglia: & entrando vada per la Città, e luoghi confueti:

poi venendo verfo il Palazzo,vifiti la Catedrale di S. Vigilio nollro padrone, con l’offèrta allattar maggiore, à fuo gufto, in termine di tré giorni 5 nè prima tenghi ragione. Poi legga, e confideri gli Statuti della Città: & li Confoli ftefli Io prefentino al Reverendiflimo Signor Vefcovo, à lui piacere, overo alli Luoghitenenti: dal quale il medemo Podeftà riceverà il fcettro della Pretura, e Podellària, tanto ne’ Criminali, quanto ne’Civili; e nelle mani dei predetto Reverendiflimo Signor Vefcovo, ò del fuo Capitano, overo delli Luogotenenti, toccate, le facrofante Scritture, giurerà, ad Sdutta Dei Evangelia, per Deum omnìpatentem, ejus Filitrm Dominum nojìrrn, fifium CWifium, Spiritimi Santtum, per fantta dmttuor Evangelia, che con buona fede, fenza fraude amminillrarà la Podeftaria della Città di Trento,e di lei giuridittione; e governerà il Commune diTrentocon il fuo Riftretto, e le perfone habitanti nella Città, eriftretto. Et che con buona fede, e lenza frode mantenerà le ragioni, beni, poflèflìoni, honori, giuridittioni, riftretti del medemo Reverendiflimo Signor Vefcovo, del Vefcoato,della Chiefa, e della Città di Trento, con il fuo Riftretto; nè comporterà, che’n parte alcuna fiano fminuiti; e che farà giuftitiaàqualfivoglia, che la domanderà, fecondo le leggi, ragioni, e Statuti di Trento, buono, ed approvato ufo, e buone confuetudìni della Città Tridentina. Parimente, chepacificarà guerre, difcordie, malevolenze, & odii da sè ititeli, e le terminarà,à fuo potere: e che farà diligente inquifitione, quanto potrà, e la farà fare della fallita, furto, dell’homicidio, e di qualunque altro maleficio.

A z II