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206 CAPO IX.

impetuosi fiumi e di torrenti, e forse per natura il più aspro dell’Abruzzo superiore, poneva i Pretuzj in condizione assai meno propizia dei Piceni. Non ostante ciò per l’opportunità delle spiagge a mare; vedemmo che qui s’allogarono in diversi tempi Illirici, Umbri e Toschi, disputandosi l’un l’altro i vantaggi, che davano loro quelle stazioni e terre marine. Ma gli Etruschi principalmente dell’Adria veneta fondandovi, come puossi presumere, la nuova Adria1, vi tennero più fermo stato, atteso la comodità grande di poter quivi navigare sicuramente e speditamente per l’altra spiaggia del golfo, trafficandovi o de’ rinomati vini pretuziani2 o di più sorta derrate. Rare volte i paesani Pretuzj, poveri e laboriosi montanari, si trovan nominati dagli scrittori antichi, o solo per causa di partecipazione di sinistre sorti con i suoi vicini; pure, a quel che suona la voce, probabilissimamente può essere, che il nome stesso d’Abruzzi3 che porla modernamente il paese, derivi da quello stesso de’ suoi abitatori vetusti. Così perchè i Sabini usavano molto per questi luoghi, dove intorno nacquero, e dalle foci dell’Aterno per una via, detta latinamente Salaria4, trasportavano il sale nelle montagne dell’interno, non è meno credibile, che vi tenessero sempre la medesima strada calcata dai loro antichi.

  1. Vedi p. 122.
  2. Dioscorid. V. 7.
  3. I paesani pronunziano Apruzzo, Apruzzi.
  4. Plin. xxxi. 7.; Fest. v. Salaria via.