Pagina:Storia degli antichi popoli italiani - Vol. III.djvu/120

Da Wikisource.

io8

TAV. Ll’IX.

Sepolcro di Chiusi scoperto nel 1826. Questo ipogeo è incavato, come tutti gli altri sepolcri chiusini, nel tufo: è diviso in tre stanze distinte,

parimente incoronati; sonatori di tibia e di cetra; serventi alla cena: e, per più dimostrazione vera del costume, mi mobile sul quale stanno apparecchiati io beli’ ordine i vasi da vino, le coppe, e nltre stoviglie ad uso del convito. Qui pure sono replicate, come nella mentovata tav. lxvui, consimili figure ammantate d’ ambo i sessi, che saltano e ballano tripudiando a modo di baccanti: v’ appariscono al pari tip;ri, pantere, e altri animali bacchici: di piìi la volta del sepolcro xxxii forma come un solo pergolato intrecciato d’edere e di corimbi. Tutto ciò evidentemente conferma significare queste pitture sepolcrali un apparato di festività e di convito sacro a Bacco: allegrezze manifestanti agli iniziati la beatitudine delle anime belle nella vita eterna. Anche lo stile del dipinto si rassomiglia all’anzidetta tav. lxviii; se non che assai maggiore è l’ornato, ed i vestimenti v’nppaiono molto più guerniti di meandri e di fregi d’ogni maniera. La mossa delle figure è sempre artificiata e forzata; i volti caricati; V estremità soverchiamente allungate: non poco si rassomigliano in questo alle sculture chiusine tav. liv. lv. lviii. 2. Il che non era in capacità di artista, sì bene un fare imitativo di maniera antica, mantenutosi gran tempo nella scuola paesana. Non occorre il dire che di pennello etrusco, e non greco, io tengo onninameute si fatte pitture tarquiniesi e chiusine.

Nel fregio inferiore del sepolcro xxxiii si vede inoltre figurata la caccia di uno smisurato cinghiale inseguito da parecchi cacciatori: tema che può aversi per allegorico, siccome ne’ bronzi perugini tav. xxviii. i. Vedi p. 2B, 29.