Pagina:Storia degli antichi popoli italiani - Vol. III.djvu/131

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»»9 TAV. LXWI.

I. Vaso a un manico, figure nere e rosse. Pr. di Cullino.

Ercole barbato, coperto di pelle leonina sopra breve tunica, e con gladio al fianco, tiene nclhi sinistra l’arme sua più onorifica, arco e saetta: esso porge in alto riverrnlc la destra mano a Euristeo, comjìiiile le sue glorioso faliclie. Il re di Micene ha benda purpurea in capo, e in mano Io scettro adorno con una testa di montone alia cima. Dietro Ercole ed Euristeo stanno armati i loro res|ieltivi seguaci dorifori o lancieri. Nome dell’autore AMAXIS EnoiElEN.

2. Vaso a due manichi, figure nere e rosse di lucidissima vernice. — Candelori in Roma.

Mercurio HEPRIES chiomato e barbato, coperto del petaso _, con caduceo d’asta lunga nella destra, e alti calzari alali, sostiene in braccio ravvolto nel suo manto Ercole infante HEPAKAES, eh’ egli sottrae dal risentimento di Giunone. Da un Iato l’usala iscrizione KAAOS HOnAIS: piìi sotto il gentil saluto XAIPE2T ( X3"ps <yf ).

3. Vaso grande a due anse, figure nere e rosse, carnagioni delle donne bianche.

Due guerrieri pedoni astati comballono tra di loro: un terzo guerriere caduto a terra vi giace moribondo, percosso dalla dea assistente colui, che per impresa sullo scudo beotico porta un leone, una testa di Medusa j e un serpente. Un’ altra dea astata soccorre aU