Pagina:Storia degli antichi popoli italiani - Vol. III.djvu/152

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MiiKTva aslDla tiene avvinta in iarci la Gor;:one « libattcnfesi colle ali, benché prostrala, al mompiito in cui Perseo coperto de! petaso, o cappello da viaggio, le ha reciso colT arpe il capo, gk riposto entro la cibisi, che esso tiene sospesa al braccio sinistro.

6. Nplla faccia opposta del vaso, Enea per la raduta di Troja prende la fuga ttilt’ armato col vccchii» padre Anchise in sulle spalle. Lo precedono la moglie Creusa e il figlio Ascanio: un altro giovinetto tien dietro a Enea, al momento eh’ ei sta per separarsi da un" altra sua donna, e dirle a dio.

Ho veduto questo medesimo soggetto replicato \nìt volte in altri vasi di Vulci, ma sempre ritratto con qualche diversità ili personaggi: il che non fa maraviglia, sapendosi che il fatto della fuga d’Enea era stato narrato molto diversamente da Aretino di Mileto poeta ciclico, da Sle.sicoro, da Sofocle nel Lacoonte, e da altri ancora ^°7. Perciò nel vaso pubblicato dal eh. Sig. P.inofka ’«^ si veggono bensì due figli d^ Enea con Acate, ma non due spose: alT opposto in quello per avanti edito da Tischbein ( iv. tav. 60 ) v’ appariscono le due donne insieme, e di piìi Acate.

7. 8. Vasello a un manico perpendicolare, o sia un Procoo, figure nere, bianche e rosse^ di bella vernice e di fino graffito. — Candelori.

Combattimento d’ Ercole e di Apollo di-sputantisi tra loro W sacro tripode: simbolo della gran lolla fra

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HjS Vasi di premio, lav. iv.