Pagina:Storia degli antichi popoli italiani - Vol. III.djvu/165

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color biancastro: figure dipinte a j)iù colori; bianco^ rossigno, e verde olivastro.

Un gran tendone sospeso e legato con funi mostra che la scena qui rappresentala sì passa allo scoperto in campagna aperta, Siede il padrone Arcesilao apkEIIAAS su di una sedia, die ha per ornamento abbasso una pantera bacchica. Desso è liarbato, con capelli in sulla fronte inanellali e chioma prolissa: tiene il capo coperto di un cappello di forma singolare, e nella destra uno scettro o bastone che termina a guisa di fiore ( Vedi inv. XXI. 4). ^’^ P’^r veste una lunga tunica e manto posato sulle braccia, con calzari a punta ( tirrenici) d’ alle suola.

Un ministro principale iQctOPTOS sta da presso al padrone favellando seco lui: un altro ministro A0MOS (mancano due lettere per rottura al piede j forse STA0MO::;) guarda al bacino della stadera, dov’è posto il frumento insaccato per pesarlo; due servi, l’uno OPTXO (opi;x3s) sta legando con funicelle un sacco gii» ripieno del frumento, che sì vede ammontato qua e la per terra: l’ altro IPMO^OPOS porta in spalla un altro sacco legato j)er porlo sulla stadera. Un pesatore 2A1T0I\IAX0S bada al peso, guardando attentamente alla linguetta. Sul bacino sinistro della stadera sono i pesi sovrapposti l’uno all’altro: paiono pezzi di pietra, usanza antica, per essere nel dipinto figurati informi e di colore biancastro.

La lucertola ritratta a sinistra di chi guarda njostra che la scena ha quivi luo^o in suzione estiva: C0;si