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Pagina:Storia dell'arte in Sardegna dal XI al XIV secolo (IA storiadellartein00scan).pdf/273

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della torre campanaria, erano incastrate le lapidi che i pisani tolsero al Palazzo di Lucca e che ricordavano con magniloquenti parole le vittorie di Pisa e le gesta di Uguccione. Nella parte inferiore della torre i pisani in segno di dominio incisero le misure lineali e nello spigolo della facciata che guarda il palazzo comunale collocarono un cubo di pietra, Duomo di Cagliari (porta centrale).tutt'ora esistente, dello stesso volume dello stadio in uso a quei tempi di Pisa.

Determinata la struttura e la forma della chiesa qual'erano quando i pisani abbandonarono il Castello di Cagliari, l'esame stilistico e costruttivo, delle diverse parti dell'edificio, messe in relazione coi dati epigrafici e colle memorie storiche, ci permetterà ora d'assegnare con una certa approssimazione la sua fondazione e le vicende subite durante il dominio di Pisa.

Dall'Esquirro, dal Vico, dall'Aleo, scrittori del XVII secolo, dal Padre Angius, dal Valery, dal La Marmora, dallo Spano, dal Vivanet e da quanti s'interessarono del Duomo di Cagliari s'assegnò la sua fondazione al 1313, dando il merito della bella opera ad un architetto pisano di nome Guglielmo.

In quest'asserzione i detti studiosi basaronsi sull'iscrizione ritmica castello castro concexit ecc. e sull'altra hoc guglielmus opus pestantion ecc. trascritte precedentemente, le quali vennero riferite alla fondazione della Chiesa di S. Maria. Queste assegnazioni, che contrastano con le memorie storiche che si hanno del Duomo, sono da riferirsi ad altro monumento e di ciò tratteremo estesamente, quando si procederà all'esame critico di due amboni conservati nell'interno della Cattedrale. La prima menzione della Chiesa di S. Maria risale al 1254 e si