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Pagina:Storia dell'arte in Sardegna dal XI al XIV secolo (IA storiadellartein00scan).pdf/341

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documento, nessuna iscrizione si conosce atta a far un pò di luce sulle origini e sulle vicende di questa chiesetta, non menzionata da alcun scrittore.

Meritevole di accenno è anche la Chiesa di S. Gemiliano in una altura, chiamata Su Cunventu, presso l'abitato di Samassi. Ha le pareti rivestite di cantoni squadrati provenienti dalle cave trachitiche di Serrenti.

Nel paramento della facciata, presso la porta, è un marmo bizantino ornato con una rosetta. La chiesa è ad una sola navata, coperta da incavallature scoperte e terminata da un'abside circolare, in cui si svolge la solita cornice romanica, che cogli archetti pensili poggianti su mensoline e su strette lesene rincorre nei fianchi.

Merita un attento esame all'interno il monumento funerario innalzato e scolpito con forme quattrocentiste ai primi del XVII secolo.

Di questa chiesa si ha menzione in una bolla pontificia del 1119, colla quale Gelasio Il riceve sotto la sua protezione, fra le altre, quattro chiese possedute in Sardegna dal monastero di S. Mamiliano della isola di Monte-Cristo: . . . . . . . in Sardigna Ecclesiam Sanctae Mariae de Scala, Heliae, Sancti Gregori, et Sancti Mamiliani de Simassi1.

Ai primi del XVI secolo presso questa chiesetta si costrusse un convento di Romitani della regola di S. Agostino, un'informe costruzione che non presenta pregio alcuno.

Ora questo è ruinante e l'amministrazione comunale di Samassi intende demolirlo per dar posto ad un casamento scolastico ed in pari tempo per conseguire l'isolamento dell'antica chiesetta, che certamente è la più interessante e suggestiva memoria storica dell'industre paese.

Nelle montagne di Capoterra si conserva tutt'ora, un romitorio, dedicato a S. Barbara, il quale fu eretto dall'arcivescovo Gallo come risulta dalla seguente inscrizione: ad honorem dei et beate | barbare martiris presens ecclesia est constructa sub anno dominice | incarnationis mcclxxxi | indictione viii. domino gallo | kallaritane ecclesie presuli residente | fratre guantino hmiga prefatum re locum et heremitas suos re eodem tempore gubernante.

Nel Sulcis furono diverse chiesette di romanica costruzione derivate da quel modello nobilissimo che fu la Chiesa di S. Maria di Tratalias.

  1. Tola. Cod. Dipl. Sard., Sec. XII, pag. 198.