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Pagina:Storia dell'arte in Sardegna dal XI al XIV secolo (IA storiadellartein00scan).pdf/343

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Susseguentemente anche queste strutture gotiche vennero rimosse e vennero sostituite con ornamentazioni le più trite e le più barocche.

Traccie d'antiche costruzioni riscontriamo in altre chiese di Sassari: le mura di S. Donato conservano tuttora le caratteristiche archeggiature pensili poggianti su mensoline ed il campanile di S. Pietro di Silchi si innalzò sovra l'antico basamento. La chiesetta del Latte Dolce, in cui sono le consuete forme decorative romaniche, conserva un affresco del XIV secolo effigiante la Madonna che allatta il bambino Gesù. Altra Madonna affrescata degna d'interesse è nella lunetta di una porta gotica del Seminario, che dava in origine accesso alla Chiesetta di S. Andrea, come risulta dalla seguente iscrizione: ✠ anno domini mccciii tempore domini bonifatii pape vii venerabilis | pater dominus thedicivs archiepiscopus | iviisanvs. fecit fieri istam ecclesia | m ad honorem [b]eati a[ndree].

La cattedrale di Suelli è assai celebrata negli annali ecclesiastici dell'isola, giacchè si ritiene che in essa o meglio in vicinanza ad essa venisse sepolto S. Giorgio di Suelli, uno dei santi più venerati dell'isola, che da tutti gli scrittori si riteneva vissuto nel XII secolo, mentre indubbiamente le vicende miracolose, narrate in buon latino dal vescovo Suellense Paolo, devono ascriversi ad epoca più antica, probabilmente al X secolo.

Dell'antica chiesa dedicata a S. Pietro ora non rimangono che pochi frammenti, fra i quali una finestra elegantissima, alta, stretta e con arco acuto. Nella strombatura di questa è in rilievo scolpita un'aquila, simbolo molto frequente nelle chiese medioevali.

Altri avanzi si riscontrano nell'andito conducente al santuario e consistono in archeggiature elegantissime poggianti se mensoline, ornate con gusto squisito. Rocchi di colonnine di marmo, capitellini ed altri frammenti di forme decorative, ch'erano buttate nel giardino e nel cortile, potei far raccogliere in luogo sicuro ad attestare che la chiesa in origine dovea esser elegantissima e decorata con forme inspirantisi all'arte toscana la più squisita.

Certe particolarità ornamentali di questi frammenti e la forma della finestrina, rimasta ancora intatta e riprodotta al capitolo V, m'inducono ad assegnare la costruzione di questa chiesa al XIII secolo.

Nelle antiche forme rimase per più di tre secoli; poscia venne rimosso il tetto coi cavalletti a vista, sostituendovi archi a sesto acuto