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l'ambone esistesse privo d'ornamento e che il desiderio di ricordare la presenza di Carlo V avesse dato occasione ad eseguirvi le sculture che ora lo abbelliscono. Ciò non è esatto, giacchè un semplice esame del monumento scultorico basta a convincere che all'esecuzione di esso presiedettero diversi artefici, differenti sentimenti artistici e diverse forme stilistiche.
La fascia, riccamente ornata, che si svolge sotto la leggenda, i capitelli delle colonne, le mensole che incastravano nel muro, e le statue sono scolpite con arte gotica e con sentimenti che non poteano agitare l'animo del raffinato scultore dei pannelli. Qual modello più elegante e più gotico della figura monacale, contornata da foglie rampanti? Forse che nella statuina di S. Paolo, che ricorda le più belle concezioni di Andrea Pisano e di suo figlio Nino, non sono chiari ed evidenti i caratteri e le linee stilistiche di quella scuola, che, germogliata a Pisa, fiori specialmente a Firenze per opera di Andrea e dell'Orgagna che le diede l'ultima e gentile espressione?
La diversità stilistica nel pulpito è così palese ed evidente che senza tema d'errare possiamo separare le une dalle altre.
Sono inspirate all'eleganza di quel Rinascimento, che fiori nel secolo XVI in Italia, i sette pannelli decorati con ornamentazioni di figure nude, di maschere, di satiri, di mostri, e di belle donne, nonchè le lesene