Pagina:Storia dell'arte in Sardegna dal XI al XIV secolo (IA storiadellartein00scan).pdf/417

Da Wikisource.

dello Spano1 ed in una sua nota all'Itinerario del La Marmora, poggia, come la Madonna del Sepolcro di Aldobrandino Cavalcanti in S. Maria Novella, su un zoccolo ottagono: l'analogia fra le due opere non limitasi solo alla forma, ma estendesi anche all'elegante sagomatura e all identità delle sue iscrizioni che vi appose Nino. L'esecuzione della statua è finita, e Nino, anche in questa scultura, & ammirevole per la squisitezza con cui sono trattate le cornici e per la lucidità che riuscì a dare al marmo. Non sarà certo essa a diminuire la fama di Nino nel cacare la durezza dei sassi2, nè il suo merito per la squisilenna

  1. Canonico Giovanni Spano, Storia e descrizione di un crocione antico in argento dei duomo di Cagliari e di due opere sarde di oreficeria antica.
  2. Vasari, Le vite dei più celebri artisti.