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La torre quadrangolare fu generalmente adottata per i campanili delle nostre chiese medioevali ed il tipo prevalente è quello della cattedrale di Cagliari: al primo ordine le pilastrate angolari sporgenti riquadrano con una cornicetta di lieve sporgenza quattro sfondi, mentre il secondo ordine, in cui sono aperte quattro aperture ogive, è terminato da archetti elegantissimi circolari, molto spesso trilobati, poggianti su mensoline e sui pilastri angolari. Una cornice fortemente sagomata corona i muri della torre e superiormente un parapetto a pilastrini, intramezzati a specchiature con delicati e vaghi trafori, ingentilisce la massiccia costruzione. Una cuspide triangolare si slancia dalla sommità del campanile, lasciando fra questo ed il parapetto un'intercapedine, lungo la quale per il forte spessore delle muraglie è possibile il passaggio di persone.

La torre campanaria di S. Giacomo di Cagliari segue questo tipo. il che indusse molti scrittori a ritenerla opera dei pisani, mentre venne eretta sotto il dominio d'Aragona come risulta dalla seguente iscrizione: EN LAYN 1442 ESENT VIRREY I CAPITAnG | ENERAL DEL PreseNT REGN DNO GIACOMO | DE ARAGAL FOREN ELEGITS SINDICS | EN CAP MOSEN LEONART MUVRIA | MOSEN MIQUEL AZORI I IOANOTM | ANNO TROBAREN FINS LA PreseNT FILE | RA FETA DE ASI ENAMYnT FANFER LO | S PreseNTS SINDICS DE LA OBRA I COLLI | TA DE LA VILLA I PAROCHIA DEI GLO | RIOS SANT IAVME AB COnSEnTIMEnT DE TOTS | EN LAYN 1438 AL 8 DE MARTS | SES PRINCIPAT LO PreseNT CAMPaNiI | FOREN SINDCS MOSEN IOAN DESSI | MOSEN BERTOMEY VACA MESTRE | TOMAS MARINI.

Il campanile della parrocchia di Sestu non differisce per niente da questo di S. Giacomo; la torre campanaria della chiesa parrocchiale di Villamar, colpita anni or sono da una scarica elettrica, s'inspira alle stesse forme, ma, mediante un sovralzo, riesce più svelta e più elegante.

Sullo stesso tipo sono o meglio erano le torri campanarie delle Chiese parrocchiali di Ales, di Aritzo, di Assemini, di S. Gavino, di Settimo, di Laconi, di Orroli, di Villasor, di Sardara, di Donori, di Villacidro e di Nurri.

Nel campanile di Nurri è degna di nota l'antica porta d'accesso con arcata ogiva, ornata di ricco fogliame gotico.

Le forme archiacute ebbero larga applicazione negli edifici civili: in molti paesi conservansi tutt'ora caratteristiche finestre aragonesi che imprimono una simpatica nota ai fabbricati in cui sono aperte. La maggior parte di esse non hanno riscontri nel gotico italiano, che pure