Pagina:Storia della Lega Lombarda.djvu/255

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libro terzo 249

libertà queste prestassero il giuramento di sconoscere Alessandro, e di obbedire a Pasquale, è bello leggere in una lettera ad Alessandro di un suo amico1. I Principi laici giurarono, i Vescovi si schermirono come meglio potettero, ma fulminati dall’iracondo Barbarossa, con molto vitupero, chi assolutamente, chi sotto condizione, anche giurarono. Questo bastò, perchè Federigo mandasse lettere pel mondo nunzie della diffinita sentenza: Alessandro essere uno intruso, Pasquale vero Papa2. Vennero in quel conventicolo a gonfiargli anche più i superbi spiriti due messaggi di Errico d’Inghilterra. Costui da difensore che era stato fino a quel dì di Alessandro, erasegli volto contra, perchè non gli lasciava la balia di usurpare le ragioni della Chiesa Inglese, guardate e propugnate con invittissimo animo da Tommaso Becket Arcivescovo di Cantorbery. Noi vedemmo quel re poco innanzi festeggiare in Francia il Papa, e fargli da parafreniere: ora scriveva al Barbarossa3 «È gran tempo che mi stava fitto nel cuore il desiderio di qualche giusta occasione ad allontanarmi da Papa Alessandro, e da’ suoi perfidi Cardinali, i quali si osano sostenermi contra quel traditore di Tommaso, già Arcivescovo di Cantorbery» Errico non tocca di Pasquale in questa lettera; ma i due messaggi introdotti nel conciliabolo di Wirtzbourg giurarono anche per lui a favore dell’Antipapa. Errico non voleva poi tanto: fu tutta cosa di Federigo. Infatti di quel giuramento dato contro sua voglia, è purgato dall’Arcivescovo Rotomagense in una lettera al Cardinale de’ SS. Nereo ed Achilleo4.

Federigo intendeva bene, che solo co’ Concili non si sarebbe fatta gran cosa a spodestare Alessandro. Vi voleva

  1. Appresso il Baron. an. 1166. n. VIII. Cod. Vatic. lib. 1. ep. 72.
  2. Epist. Fride. ap. Baron. an. 1166. n. 3. Cod. Vat. lib. 1. ep. 70.
  3. Epist. Henri. ap. Baron. an. 1166. num. 1. Cod. Vat. lib. 1. ep. 69.
  4. Epist. ap. Baron. ibid.