Pagina:Storia della decadenza dei costumi delle scienze e della lingua dei romani I.djvu/167

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gusto, e Tiberio; e per cui tutti i maestri di ghiottornia, che eransi acquistati un nome negli ultimi tempi della Repubblica, disparvero immantinente a fronte di quei famosi Crapuloni, che fiorirono sotto Angusto, ed i suoi Successori, e tra i quali Apicio, Ottavio, e Nomentano furono i primi1. Col mezzo di tali Soggetti i Romani conviti divennero vere feste, a cui da molte centinaja, e migliaja di mani si procacciavano i tesori, e le rarità di tutti i Paesi, e di tutti gli elementi, o suntuosi spettacoli, ove si riunivano tutti gli altri piaceri favoriti dei Romani, e dove ogni altro senso, oltre a quello del gusto, ne rimaneva soddisfatto, e contento2. Con moltopiù di ragione si è quindi impiegato il nome di Apicio2 per indicare un dotto, e suntuoso parasita di quel che siasi fatto del nome di Mecenate onde esprimere un nobile, e generoso protettore dell’Arti, e Scienze. Apicio fu l’inventore d’innumerevoli per

  1. Svet. in Tib. c. 54. Senec. ad Helv. c. 10, 11. de Vita beata c. 11. Ep. 95. 114.
  2. Senec. de Vita beata c. 11. „ Adspice Nomentanum, et Apicium terrarum, ac maris, ut isti vocant, bona conquirentes, et super mensam recognoscentes omnium gentium animalia. Vide hos eosdem e successu exspectantes popinam suam, aures vocum sono, spectaculis oculos, saporibus palatum suum delectantes. Mollibus lenibusque fomentis totum lacessitur eorum corpus: et ne nares interim cessent, odoribus variis inficitur locus ipse, in quo luxuriae parantatur.