Pagina:Storia della decadenza dei costumi delle scienze e della lingua dei romani I.djvu/171

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Emulo di Apicio circa al correggere, o ampliare la sublime Scienza dei Pappatori.

Il mostruoso, ed inimitabile eccesso della Romana Ghiottornia si rileva principalmente dalle quasi incredibili somme di danaro, che dagli Imperatori, e dai ricchi privati spendevansi nei banchetti solenni, e perfino nei quotidiani piaceri della lor tavola. Siccome ai tempi di Seneca niuno dei primarj Romani, per quanto fosse economo, e moderato, poteva, nel prender posseso di qualche importante impiego, dare un banchetto, il quale costasse meno di 75000 Risdalleri, così si può facilmente congetturare che coloro, i quali facevan pompa della loro straordinaria profusione, ed intemperanza ugualmente che della enormità degli altri lor vizj1 abbiano in tali occasioni fatta una spesa due o tre volte maggiore di quella testè accennata. Nella stessa età di Seneca si trovavano pure non poche persone, le quali soltanto per compiacer se medesime, e i proprj amici profondevano nelle loro consuete cene quello, che formar doveva il capitale di un Cavalier Romano.2

  1. Ep. 122 Nolunt solita peccare, quibus peccandi praemium infamia est. Hanc petunt omnes isti, qui, ut ita dicam, retro vivunt.
  2. Ep. 95. Quid est coena sumtuosa flagitiosius, et equestrem censum consumente? Quid tam dignum censoria nota, si quis, ut isti ganeones loquuntur, sibi haec, et genio suo praestet? et tricies tamen H. S. additiales coenae frugalissimis vi-