Pagina:Storia della decadenza dei costumi delle scienze e della lingua dei romani I.djvu/175

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furono dallo stesso Vitellio, e da altri dei primarj Romani apparvero solamente da lungi simili a quello, che diede il fratello del detto Imperatore, ed in cui si portarono in tavola duemila dei più scelti pesci, e settemila dei più rari volatili, non dee recar maraviglia se sotto il breve governo di Vitellio, conforme narra Dione Cassio, nascesse una tale straordinaria rarità, e carezza delle più squisite leccornie che quelli, i quali nondimeno desideravano di farne acquisto, dovevan col doppio di spesa farle venire dalle più remote contrade.

Vero, collega di Antonio il filosofo, fece tutto ciò che potè per agguagliare Caligola, Nerone, e Vitellio. Egli solennizzò tra gli altri un convito detto degli Dei5, nel quale, come i di lui antecessori, distribuì a’ suoi undici commensali superbe ghirlande di fiori, animali rari, vasi e tazze d’oro, e d’argento tempestate di pietre preziose, cocchj cerchiati d’argento, ed altre cose di gran valore. La spesa peraltro di tutto questo convito non fu stimata che di 12000 Risdalleri1. Eliogabalo al contrario superò tanto Vitellio nelle sue golose invenzioni quanto Apicio nell’arte di dissipare. Questo voluttuoso Assiro non contento di porgere a’ suoi commensali le più squisite leccor-

    verava alla memoria di Vitellio patinarum paludes, mari o paludi de’ piatti. Plin. XXXV. 12.

  1. Capit. in ejus vita c. 5.