Pagina:Storia della decadenza dei costumi delle scienze e della lingua dei romani I.djvu/185

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tutto dopo un lungo contrasto di quegli animali tra la vita, e la morte1. Coloro, che non erano solamente golosi col palato, ma anche cogli occhi2, stupivano che si fosse fatta così tardi una scoperta tanto grande, quantoera quella di prendere, e di veder morire un pesce nel mentre che stavasi a tavola.

Qnando i primarj Ghiottoni ebbero trovate, e scelte le lor vivande, ed abbellite le loro tavole, e sale ove banchettavano, di maniera che si camminasse da per tutto sopra cose preziose, e tutti gli angoli fossero sparsi e coperti di ricchezze3, allora divenne una delle loro più serie occupazioni lo scegliere, ed adornare in un modo degno di essi i proprj cuochi, e specialmente gli Schiavi, che servivano a tavola, il regolare colla più esemplare, e sorprendente maestria la loro mensa composta di parti quasi infinite, e il far portare in tavola, e scalcare ogni pietanza nel suo miglior punto, e secondo le regole più rigorose dell’Arte. Le Case dei Grandi avevano al loro servizio intere turbe di Cuochi che venivano stimati, e premiati più dei Filosofi, e degli Artisti4. Le Scuole dei Retori e dei Filosofi erano deserte, e tutte le più nobili Arti, e le più sublimi Scienze andarono a po-

  1. Plin. Hist. Nat. III. 17, 18.
  2. Ib. Oculis quoque gulosi sunt.
  3. Senec. de Trauq. 1.
  4. Senec. Ep. 95. innumerabiles esse morhos miraris? coquos numera. — Transeo pistorum Turbam.