Pagina:Storia della decadenza dei costumi delle scienze e della lingua dei romani I.djvu/244

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odorose. Nerone, come osserva Tacito, per queste, ed altre imprese ancor maggiori, ma non mai terminate, si servì di due soggetti11, i quali avevano bastante capacità, ed arditezza per ottener coll’Arte ciò, che non era stato conceduto dalla Natura, e per burlarsi delle facoltà di tutto lo Stato, e del prodigo suo Monarca. Quando Nerone ebbe fabbricata l’aurea sua Casa egli disse che allora incominciava ad alloggiare come uomo. Vitellio peraltro cousiderò questa stessa Aurea Casa come una miserabil abitazione, e quai triviali, e meschine le splendide suppellettili, che l’adornavano1.

Non meno scialacquatore nel fabbricare di quel che lo fossero stati Caligola, e Nerone, si dimostrò il loro degno successor Domiziano2. Egli eresse fino dai fondamenti l’incendiato Campidoglio, e profuse tali somme nella sola doratura di questo sacro Edifizio che le sostanze dei più ricchi Romani non sarebbero state sufficienti a metterle insieme3. Ma chi,

  1. Dion. Cass. 65. c. 4. pag. 1062.
  2. Svet. in Domit. c. 5. e Plutarch. in Poplicol. Vit. I. 413. Ed. Reiskii.
  3. Plutarco porta le spese dell’indoratura del Campidoglio a 12000 talenti, cioè dodici millioni. Questa somma sembra del tutto incredibile qualora non si ammetta che il Campidoglio fosse stato coperto di piastre d’oro, o internamente costrutto d’oro; magnificenza, che di frequente si trovò nei Templi, e nei Palazzi degli Dei, e dei Re dell’Oriente.