Pagina:Storia della decadenza dei costumi delle scienze e della lingua dei romani I.djvu/304

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si fossero stati fabbricati di un’argilla, e creta ridotta a forma di pasta come le porcellane, Plinio, che ben conosceva i vasi di terra cotta, non avrebbe detto espressamente nel XXXV. Libro, quoniam eo pervenit luxuria ut etiam fictilia vasa pluris constent quam murrhina. Non è poi probabile che alcuni vasi di creta, o terra cotta comunque egregiamente lavorati, e per quanto eccellente ne fosse la man d’opera, potessero essere ascesi al valore esorbitante dei Murrini. Notizie particolari del chiarissimo Sig. Cavalier Baillou.

Il celebre Sig. Hager, che non molti anni addietro ha scritto assai dottamente sopra i vasi Murrini è di sentimento che i medesimi fossero di una pietra dura, splendidissima, e preziosissima da Lui creduta l’iu-sce dei Chinesi, la quale è più consistente, e più bianca dell’agata. Egli pretende inoltre che l’iu-sce sia la stessa cosa del jasfe degli Ebrei, che si traduce comunemente jaspis, ed era una delle 12. pietre preziose, le quali adornavano la veste Puntificale di Aronne.

(10) Ateneo celebre Scrittor Greco nativo di Eucrate in Egitto fu uno dei più dotti uomini dei tempi di Marco Aurelio, e di Commodo. Abbiamo ancora di esso un’Opera in parte mutilata la quale ha per titolo, i Sofisti a tavola. Bibliot. Greca.

(11) Tra le Opere grandiose, che i due va-