Pagina:Storia della decadenza dei costumi delle scienze e della lingua dei romani I.djvu/305

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lenti artisti, Severo, e Celere pesuasero a Nerone d’intrapreadere, e che poi rimasero imperfette, merita specialmente di essere riferito quanto si legge nel seguente passo di Tacito. Namque, dice quest’Istorico, ab lacu averno navigabilem fossam usque ad Ostia Tiberina depressuros premiserant, squalenti littore, aut per montes adversos. Neque enim aliud humidum gignendis aquis occurrit, quam Pomptinæ paludes: cætera abrupta aut arentia ac si perrumpi possent intollerandus labor nec satis causæ. Nero tamen, ut erat incredibilium cupitor, effodere proxima Averno juga connixus est; manentque vestigia irrita spei. Annal XVI.

(12) Il famoso Plutarco nacque a Cheronea in Beozia, e fiorì sotto Trajano, e Adriano dai quali fu molto distinto, ed ottenne varj pubblici impieghi di somma importanza. Credesi, che la sua morte seguisse nell’anno 140. di Gesù Cristo al tempo di Antonino Pio. Oltre alle vite degli Uomini illustri abbiamo di lui ancora alcuni trattati di morale molto utili per la condotta della vita. Manuzio.

(13) Epicarmo celebre poeta, e filosofo pitagorico di Siracusa fioriva circa il 440. prima di Gesù Cristo, e morì in età di oltre a 90. anni. Egli scrisse al dire di Cicerone nelle sue Tusculane, sopra cose naturali, e sulla medicina, e fu, come racconta Orazio nel secondo libro delle sue Epistole,