Pagina:Storia della decadenza dei costumi delle scienze e della lingua dei romani I.djvu/254

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Siccome i primarj Romani erano così ingiustamente avari per rispetto all’educazione dei proprj figli, così si può facilmente congetturare che dessi lo siano stati in un grado anche più sorprendente verso i loro più poveri concittadini. Nei tempi della Repubblica essendo il Governo divenuto una vera Democrazia, ovvero Oclocrazia, l’autorità, e l’influenza delle Case grandi dipendevano dal numero, dall’importanza, e dallo zelo dei domestici, e stranieri Clienti, fra i quali annoveravansi ancora interi Popoli alleati, Satrapi, e Regi. Gli stessi Clienti della Città, i quali erano individui della più numerosa, e più povera classe del Popolo, venivano nei tempi della libertà trattati colla maggior distinzione, e stima dai proprj Patroni di maniera che n’ottenevano spesso regali, e l’onore di stare alla

    nullus sine ebrietate, nullus sine aliquo insigni flagitio dies exit: plus timeri, quam sperari potuisse manifestum erit„. Siccome i Padri si resero gli autori della corruttela dei loro Figli, così furon le Madri qnelle, che corruppero le proprie Figlie. Juv. 17. 238. et seq.„ Scilicet exspectas, ut tradat mater honestos, atque alios mores, quam quos habet„? Gli stessi pubblici spettacoli erano una scuola di corruttela per tutte le classi, e tutti i ceti di persone. Juv. 17. 63. et seq.

    Cheironomon Ledam molli saltante Bathyllo
         Tuccia vesicae non imperat: Apula gannit
         Sicut in amplexu: subitum, et miserabile longum
         Attendit Thymele: Thymele tunc rustica discit.