Pagina:Storia della decadenza dei costumi delle scienze e della lingua dei romani I.djvu/259

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vano il compenso di farsi unicamente seguire da una lettiga vuota, dando poi ad intendere che le loro care metà erano così deboli, e oppresse dal male da non poter nemmeno alzar il capo, e farsi vedere. Vi è infatti appena qualche altro dato, il quale comprovar possa in modo così persuasivo la totale estinzione di lutti i più nobili sentimenti nei già affatto decaduti Romani, come la sicura notizia che essi permettevansi di usare pubblicamente tutte queste infamità, e che quindi ogni anno facevano il computo di quanto ricavato avevano colle questuate loro sportule1.

Non meno vile, ma nel tempo stesso molto più iniquo di un tal procedere era il modo surretizio, con cui procuravasi di ottenere, per mezzo di testamenti, pingui legati, ed eredità da qualsivoglia soggetto;

  1. Juven. ib. 117. et seq. v.

    » Sed cum summus honor finito computet anno,
         Sportula quid referat, quantum rationibus addat:
         Quid facient comites, quibus hinc toga, calceus hinc est,
         Et panis fumusqae domi; densissima centum
         Quadrantes lectica petit, sequiturque maritum
         Languida vel praegnans, et circumducitur uxor.
         Hic petit absenti, nota jam callidus arte:
         Ostendens vacuam, et clausam pro conjuge sellam.
         Galla mea est, inquit. Citius dimitte. Moraris?
         Profer Galla caput. Noli vexare, quiescit.