Pagina:Storia della decadenza dei costumi delle scienze e della lingua dei romani I.djvu/272

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farlo dopo che il Senato prese la risoluzione di proibire ai nobili, e liberi Romani d’ambo i sessi d’infamarsi nell’Arena, e sopra il Teatro. Sotto Tiberio al contravio, vi furono molti Giovani dei due primi Ordini dello Stato, i quali rinunziarono spontaneamente a tutti i privilegj della lor nascita ad oggetto di poter comparire fra i disonorati Comici, e Gladiatori1. Se Caligola costrinse Cavalieri, Senatori, e le primarie Donne a calcar l’Orchestra, l’Anfiteatro, ed il Circo, onde in tal modo nobilitare i suoi spettacoli si dee però confessare che egli trovò nelle più distinte famiglie un maggior numero di Volontarj di quello che ne avesse di bisogno, giacchè fra i Gladiatori, che combatter fece fino alla morte in una gran festa popolare da lui data caddero ventisei Romani Cavalieri, che sciupate avevano le lor sostanze2. Nerone fu in ciò anche più fortunato, o piuttosto più infelice di Caligola. Esso non diede alcuna sorta di spettacoli, a cui non corressero in folla Ragazzi, Giovani, Uomini, e Vecchj, come pure Fanciulle, Donne, e Vecchie delle prime famiglie3. Tutto ciò, che eravi di ricco, e di nobile in Roma, visitava le scuole dei Sonatori,

  1. c. 35. Suet. in Tiber.
  2. Dione l. c. pag. 912.
  3. Dion. Cass. L. 61. c. 17. pag. 997. c. 19. 909. p. Senec. Nat. Quaest. VII. 31. Suet. in Nerone c. 12. Tacit. XIV. 14. XV. 32. juven. Sat. VIII. 191. et seq. v. XI. 20. et seq.