Pagina:Storia della decadenza dei costumi delle scienze e della lingua dei romani I.djvu/36

Da Wikisource.
32

Senato, i delatori, e i carnefici di tanti innocenti sono assai più di Lui meritevoli di abborrimento e disprezzo nel tempo stesso, per la ragione che i medesimi non solo venivano per lo più ad essere gli autori, e i promotori di false accuse, e d’ingiuste sentenze, ma spingevano altresì il tradimento, le insidie, e gli odj ad un grado molto maggiore di quello, che si praticava dal proprio Tiranno da lor temuto, e venerato qual Nume. Subito che costoro scuoprivano in esso il primo germe di qualche rea passione, o di personale disgusto, allora nutrivano, ed infìammavan la prima coi più artifiziosi incentivi, e sagrificavano all’altro i più meritevoli ed innocenti soggetti. I fatti e le testimonianze, che avrò luogo di addurre in seguito, appartengono agli eterni monumenti della corruttela di que’ tempi, e possono considerarsi come altrettanti sicuri maestri di questa innegabile e trista verità; che quando i vizj più enormi giungono a rendersi famigliari e comuni producono indispensabilmente anche senza il concorso, e persino contro la volontà dei respettivi Monarchi, il più terribile e fiero despotismo.

I tempi di Tiberio, dice Tacito1, erano a tal segno corrotti, e così sfacciatamente luridi per le adulazioni dei Grandi, che non solo

  1. Annal. III. 65.