Pagina:Storia della decadenza dei costumi delle scienze e della lingua dei romani II.djvu/102

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decadenza dell’etica Etrusca Astrologia il sempre crescente numero, e dominio di Religioni, e costumanze straniere1. Dal Governo di Tiberio, e di Claudio fino all’epoca in cui il vero Dio, e i veri Santi dei Cristiani finiron di abbattere tutti i falsi Dei nello Stato Romano si accrebbero in ogni età il numero delle straniere Sette, e la moltitudine degli adoratori de’ Numi stranieri. La massima parte degli imperatori Romani adoravano più i forestieri che gli antichi Numi del loro popolo, e tra i primi soprattutto gli Egizj, ed in special modo Iside, che considerata veniva come la più sublime, o benefica divinità2. Colla moltitudine,

  1. XI. 15. Annal. Tac. Retulit deinde (Claudius) ad Senatum saper collegio haruspicum, ne vetustissima Italiae disciplina per desidiam exolesceret . . . primoresque Etruriae sponte, aut patrum Romanorum impulsu retinuisse scìentiam et in familias propagasse: quod nunc segnius fieri, publica circa bonas artes socordia, et quia externae superstitiones valescant . . . . .
  2. Anche Germanico, ed Agrippina consultavano, e adoravano molti Dei stranieri, e tra questi specialmente gli Egiziani. Tac. Annal. II. 54. 59. Ciò fu altresì praticato da Vespasiano. Tac. Hist. II. 78. IV. 82. Nerone disprezzava tutti gli Dei eccettuata la Dea Siria. Quando egli in seguito si prese a noja anche questa a segno tale che giunse a imbrattarla di orina, allora si abbandonò interamente alla pro-