Pagina:Storia della decadenza dei costumi delle scienze e della lingua dei romani II.djvu/159

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te, e così dure elissi come in quest’autore, il quale ad onta di tutti i suoi difetti è tuttavia il maggiore di qualunque Greco, e Romano Istorico. Mediante un siffatto esempio di libertà, e di plenipotenza dato da Tacito rapporto al proprio idioma vennero tolte tutte le antiche leggi che lo risguardavano di maniera che non rimase quasi più alcuna inesattezza, alcuna singolarità anzi alcun errore di lingua, il quale non potesse scusarsi, o cuoprirsi con passi di questo, e di altri simili autori5.

Dalla corruttela dei costumi, e dalla decadenza delle scienze, cause principali di quella delle lingue, ne nacquero varie altre cause, che poi di comune accordo contribuirono all’im-

    te. xv. 69. pavorem eorum . . . imaginatus et irridens Nero. ib. Neronem . . . adulatus est. xvi. 19. Opus opinum casibus. Hist. I. 2. recentem aliorum felicitatem aegris oculis introspicere. II. 20. praecipuum destinationis meae documentum habete. II 47. Neque enim societatem (per socios) ut olim, sed tamquam mancipia haberi. iv. 14. Sed vulgus, more humanae cupidinis, sibi tantam fatorum magnitudinem interpretati, ne adversis quidem ad vera mutabantur. V. 13. postremum illud tempus, quo Domitianus non jam per intervalla ac spiramenta temporum, sed continuo, et velut uno ictu rempublicam exhausit. c. 44. Agricolae vit.