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Pagina:Storia della decadenza dei costumi delle scienze e della lingua dei romani II.djvu/33

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ropa1 pure essa deve cagionare meno ribrezzo della condotta che i Romani tenevano nei sanguinosi loro spettacoli. Intervenivano ai medesimi i vecchi, i giovani, le donne, le ragazze, e perfino le vestali, e tutte queste classi di spettatori, e di spettatrici si compiacevano meno di osservare la robustezza, l’agilità, e il coraggio dei combattenti di quello che ciò fosse per rispetto all’udire il mormorio del loro sangue, all’esaminare la profondità, e la larghezza delle loro ferite, e segnatamente al vedere lo strazio, e la morte dei caduti, e dei vinti. Augusto, Tiberio, e Antonino il filosofo2 fecero varie leggi umane per le quali venne ristretto il numero di tali spettacoli, non che quello dei combattenti, e protetta in special modo la vita dì chi cadeva. L’avida sete di sangue però, che nutrivano i vili Romani rese in breve tempo inutili tutti questi ottimi provvedimenti. Quando combattenti non abbastanza istruiti si ritiravano all’aspetto di robusti avversarj, allora venivano essi con ferri roventi, o a colpi di sferza spinti incontro agli stessi loro uccisori. La mag-

  1. Imperocchè i Gladiatori erano quasi tutti prigionieri, o schiavi comprati dai valorosi, e guerrieri popoli della nostra regione.
  2. Lips. 1. c. 12.