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L’arte di formare delle opere perfette di bronzo andò a perire anche più presto di quella ultimamente accennata quantunque i Romani al tempo, dello stesso Plinio stimassero il metallo Corinzio più dell’argento, e dell’oro1, ed i loro Sovrani, e i lor Grandi nutrissero un tal affetto per alcuni capi d’opera di bronzo, che non volendoli perder, giammai di vista seco gli trasportavano ancora in tutti i lor piccoli, e grandi viaggi.2. Compra vansi i vasi, e le statue di antichi artefici per somme di danaro così esorbitanti che Tiberio trovò necessario di por freno con leggi, e gastighi alla manìa per siffatti oggetti d’arti di Delio e Corinzio metallo benchè sul principio del di lui governo, nel quale d’altronde si diportò con molta prudenza, e moderazione, non avesse potuto contenersi di levare dai bagni di Agrippa una statua in bronzo di Lisippo, che poi fu dal popolo qual sua proprietà richiesta col maggior trasporto.3.
- ↑ 34. 1. Plin.
- ↑ ib. c. 8.
- ↑ Plurima Lysippus ex omnibus signa fecit . . . inter quae distringentem se, quem Marcns Agrippa ante thermas suas dicavit, mire gratum Tiberio principi: qui non quivit temperare sibi in eo, quanquam imperiosus sui inter initia principatus, transtulitque in cubiculum, alio