Pagina:Storia della decadenza dei costumi delle scienze e della lingua dei romani II.djvu/76

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miare gli artefici, e i letterali; ma in seguito perì per la seconda volta colla caduta della Romana repubblica, e non venne mai più rigenerata, o risvegliata fra i Greci, e i Romani.1

Tra le bell’arti quelle che più dell’altre si sostennero furono la scultura, e soprattutto l’architettura la quale anche iu secoli barbari, sotto governi despotici, e fra popoli estremamente corrotti può giungere ad un non piccol grado di perfezione, e conservarvisi per lungo tempo. Le opere degli scultori vissuti sotto i primi Cesari riuscirono è vero molto inferiori ai capi-d’opera di un Lisippo, e di un Prasitele, tuttavia non mancarono esse di essere così plausibili che Plinio credette bene di doversi prender la pena di accennarle, e fame l’elogio.2. Le maraviglie della Romana architettura erette, ed ultimate sotto gli Imperatori dei due primi secoli non erano forse così concordi nel tutto, e così perfette in ognuna delle lor parti come gli edifizj de’ migliori tempi ma all’opposto esse superarono in grandezza, in arditezza, in durata, ed in parte anche in utilità non solo tutte le opere di simil genere, che prodotte avevano le

  1. 34. 8. Plin.
  2. 36. s.