Pagina:Storia della decadenza dei costumi delle scienze e della lingua dei romani II.djvu/77

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età trascorse, ma eziandio quelle dei secoli susseguenti.7

Le istesse cause che atterrarono le belle arti corruppero pure le scienze, e la lingua. Persone che fino dalla prima lor gioventù sì snervavano con tutte le sorte di vizj e di stravaganze, che passavano il giorno a laute mense, in debilitanti bagni, ed a voluttuosi, e sanguinarj spettacoli, e ravvolgevansi la notte nelle più impure compiacenze dei sensi non potevano sicuramente aver tempo, diletto, e vigore di dedicarsi a faticose, ed assidne occupazioni di mente. Una tale voluttà, crapula, mollezza, e manìa per ogni genere di spettacoli dalle quali fu sorpreso qualunque ceto, stato, ed età di persone sotto gli Imperatori, erano appunto colle scienze (da cui istruir debbesi lo spirito contra gli errori che specialmente hanno luogo circa al vero merito delle cose, e fortificar il cuore contro le pericolose passioni, ed i regnanti vizj) così opposte ed incompatibili come lo può essere il più alto splendore del Sole verso il meriggio colle più dense tenebre della mezza notte. Non riflettendo alla grandezza dello Stato Romano il quale abbracciava quasi tutti i popoli, che si trovano fra l’Eufrate, ed il mare Atlantico, sarebbe un’indissolubile enimma in qual modo con tali costumi, esempi, e governi si potessero ancora produr certi uomin