Pagina:Storia della decadenza dei costumi delle scienze e della lingua dei romani II.djvu/95

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maestri della lor gioventù venivano conferiti piuttosto a prediletti corteggiani, ed a cabalisti che a persone dotate di un vero merito1. Anche le contenziose dispute degli Oratori, e de’ Poeti istituite, e date da Caligola2, da Nerone,3 e persino da Domiziano4 considerate esser non possono come incoraggimenti alla poesia, ed all’eloqueuza, imperocchè era più l’onore, ed il lustro che i detti Professori, e le loro arti vi perdevano di quello che fosse il guadagno, che essi ne traevano in distintivi, o in danaro.5. In egual mo-

  1. Il giovine Plinio promise di dare agli abitanti di Como la terza parte degli onorarj, che essi assegnato avrebbero ai nuovi maestri della lor gioventù; Totum, prosegue egli, etiam pollicerer nisi timerem, ne hoc munus meum quandoque ambitu corrumperetur: ut accidere multis in locis video in quibus praeceptores publice conducuntur. Huic vitio uno remedio occurri potest, si parentibus solis jus conducendi relinquatur, iisdemque religio recte judicandi necessitate collationis addatur. Nam qui fortasse de alieno negligentes, certe de suo diligentes erunt: etc. IV. 13. Epist.
  2. Suet. in ej. vita. c. 20.
  3. Veggasi il precedente capitolo
  4. Suet. in ej. vita c. 4.
  5. Caligola obbligava i vinti a pagare i premj ai lor vincitori, ed a farne di più l’elogio. Coloro che mag-