Pagina:Storia della decadenza dei costumi delle scienze e della lingua dei romani II.djvu/96

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do poco incoraggiante fu pure la generosità colla quale Claudio fondò in Alessandria accanto al vecchio un nuovo museo in cui venivano mantenuti a sue spese varj Letterati insigni, giacchè la causa di una tale fondazione non provenne già da un distinto zelo per le scienze, ma da uno spirito di vanagloria essendosi da quel monarca prescritto che in uno di detti musei legger si dovesse annualmente la Storia Tirrena, e nell’altro quella di Cartagine ambedue parto della sua penna1. I medici furono tra tutti gli eruditi i primi a ricevere ogni anno pensioni dalla Corte nella guisa stessa che innanzi all’altre le città della Gallia stabilirono annuali stipendj pei maestri della lor gioventù2. Le paghe dei medici stipendiati dalla Corte erano al meno tre volte, e mezzo, e persino cinque volte maggiori di quelle, che Vespasiano distribuir faceva ai Greci, e ai Romani Retori3 giacchè questi ricevevano soltanto tre mila talleri l’anno della nostra moneta laddove agli altri se ne con-

    giormente avevano la disgrazia di dispiacergli dovevano con una spugna, o colla propria lingua raschiare i loro discorsi, e poemi s’essi non volevano essere frustati, o gettati nel fiume più prossimo.

  1. C. 42 . Suet. in ej. vita
  2. Plin. 29. c. 1. Strabo IV. 273. 303.
  3. C. 18. Suet. in ej. vita.