tavano 7500, e inclusive quindici mila. Adriano fece di buon grado, e con frequenza ricerca di tutte le classi di dotti, e gli dotò di ricchi stipendj; e poscia trovandone alcuni impotenti, od inabili li congedava dopo di aver però da suo pari provveduto al loro sostentamento1. Antonino Pio non solo collocò in tutte le provincie grammatici, Retori, e filosofi stipendiati da lui ma gli innalzò ancora ad importanti impieghi onorifici2, come pure praticarono in seguito Antonino il filosofo3 e Alessandro severo4. Il favore, e la generosità, di cui i mentovati Romani Imperatori fecero uso verso tutti i Dotti eccitarono senza dubbio molte persone a tentare di segnalarsi nella poesia e nell’eloquenza5, ma questa piccola vanità, e il desiderio di formare la propria fortuna erano un contrappeso troppo debole a confronto della general impotenza, e scostumatezza. Anche sotto i Governi più miti e liberali pochi furono sempre coloro, i quali per un interno impulso del loro genio, e per l’eccellenza della lor natura si elevarono al di-
- ↑ Spart. in ej. vita c. 16.
- ↑ C. II. Capitol. in ejus vita.
- ↑ Lucian. II. 352. et seq.
- ↑ Lamp. in ej. vita 3. 34. 35. 44. c.
- ↑ Plin. Epist. 1. 10. 13.