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72 Storia della Letteratura Italiana.

canto, che alla modulazion della voce congiunga ancora il legamento delle parole, le quali a un determinato numero di sillabe e a una determinata quantità siano necessariamente legate. Il primo sarà canto, eppur non sarà poesia; il qual nome al secondo genere di canto si dà solamente. Altrimenti, se non vi ha canto senza poesia, converrà dare il nome di poesia anche al Simbolo Niceno, e al Cantico, che dicesi degli Angeli, e a que’ così mal tessuti Mottetti, che si odon pure cantare con sì amabile e varia armonia. Concederemo adunque all’Ab. Quadrio, che il canto Pastorale fosse fin da’ più antichi tempi tra gli uomini usato; ma il negheremo della Pastoral Poesia, finchè egli più certo argomento non ne produca.

III.

Chi ne fosse il primo Inventore.

Qualunque fosse l’origine di questo genere di Poesia, di che diverse son le sentenze de’ diversi Scrittori, pressochè tutti convengono, come di sopra accennammo, aver esso avuto cominciamento in Sicilia. Veggansi le Memorie dell’Accademia delle Iscrizioni1, ove con molta autorità una tal gloria confermasi a’ Siciliani, e non della Poesia solamente, ma de’ Pastorali strumenti ancora, che il canto Poetico accompagnano, si attribuisce lor l’invenzione. Vedesi ivi ancora2 un’erudita Dissertazione di M. Hardion, in cui diligentemente ricerca ciò, che al Pastor Dafni appartiene, il quale da molti per l’autorità di Diodoro Siculo ne vien creduto il primo autore. Ad altri nondimeno è sembrato, che troppo sappia di favola ciò, che intorno a Dafni ne racconta Diodoro, e vogliono anzi, che Stesicoro fosse il primo ad usarne. Fu egli d’Imera in Sicilia. Vi ha chi il dice figliuol d’Esiodo. Osserva il Quadrio3, che non par che ciò si convenga a’ tempi, in cui questi due Poeti fiorirono. Al contrario Enrico Dodwello4 sostiene, accordarsi ciò pienamente colla più esatta Cronologia. Ma Suida chiaramente mostra5, quanto sia incerto, chi egli avesse a Padre, poichè fin a cinque egli ne nomina, de’ quali da diversi autori egli era detto figliuolo. Nacque, secondo lo stesso Suida, nell’Olimpiade XXXVII e morì nella LVI. Altri gli assegnano diversa età; ma in sì gran lontananza

  1. T. V. p. 85.
  2. T. VI. p. 459.
  3. T. II. p. 49.
  4. De Cyclis Græc. & Rom. Difs. V. p. 250.
  5. Lexic. ad V. Στησίχορος.