Pagina:Storia della letteratura italiana II.djvu/392

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il verso alla francese, come prima si era inventato il verso alla latina. Parve cosa stupenda al Chiari, e ne fece molto uso, e fino la Genesi voltò in versi martelliani. Questo impiastricciatore del Chiari è l’immagine di un tempo, che la vecchia letteratura se ne andava, e la nuova fermentava appena in quella prima confusione delle menti; sicchè egli ha tutt’i difetti del vecchio e tutte le stranezze del nuovo. Ben presto si trovò fra’ piedi Carlo Goldoni; costretto dalle stesse necessità della vita a servire e compiacere al pubblico. Per qualche tempo si accapigliarono i partigiani del Chiari e del Goldoni. E tra i due contendenti sorse un terzo, che diè addosso all’uno e all’altro, dico Carlo Gozzi, fratello di Gaspare. Uscì a Parigi la Tartana degl’influssi; caricatura de’ due comici:

Il primo si chiamava originale,
     Ed il secondo saccheggio s’appella.
I partigiani ogni giorno crescevano,
     Chi vuole originale e chi saccheggio;
Tutto il paese a romore mettevano.
     Il parlar mozzo e lo stare in tra due
Niente vale per trarsi di tedio:
     Dir bisognava: Saccheggio è migliore,
Ovvero: Originale è più dottore.

Gozzi avea maggior coltura del Chiari e del Goldoni, era d’ingegno svegliatissimo, avea fatto buoni studii, come il fratello, apparteneva all’Accademia de’ Granelleschi, che si proponeva di ristaurare la buona lingua, della quale quei due si mostravano ignorantissimi. Tutto quel mondo nuovo letterario, predicato con tanta iattanza e venuto fuori con tanta stravaganza, non gli parea una riforma, gli parea una corruzione, e non solo letteraria, ma religiosa, politica e civile: