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liberali, padroni in allora del campo, pur tuttavia ordinò e gli riuscì di fare inserire nella Gazzetta di Roma del 10 aprile alcune osservazioni le quali senza romperla apertamente col partito liberale, dicessero tanto da far comprendere ch’egli non divideva l’idee di chi in suo nome parlava. Ecco pertanto l’articolo di quel giornale:

«Un ordine del giorno di Bologna ai soldati, in data del 5 aprile, esprime idee e sentimenti come fossero dettati dalla bocca di Sua Santità. Il papa, quando vuol fare dichiarazioni di sentimenti, parla ex se, non mai per bocca di alcun subalterno.»1

Tale articolo produsse ùna qualche sensazione negli assennati; ma si era in così fatti tempi, che poco o nulla si ragionava, eie cose dell’indomani facevan subito dimenticare quelle dell’oggi. D’altra parte eran tali le notizie che divulgavansi per ingannare la gioventù e mantenerla in istato di eccitamento, che la disapprovazione del papa in poco o niun conto tenevasi.

A tal effetto registriamo i titoli di alcuni bollettini che in quei giorni divulgaronsi e che formarono la tempera elevata degli spiriti nei primi quindici giorni di aprile. Essi dicevano così:

   «1.° La gran disfatta degli Austriaci sul Mincio. Duemila prigionieri con quattro pezzi di cannone. Gli Austriaci fuggono da tutte le parti. L’Austria è in pericolo.2

   » 2.° I Tirolesi disertano a favore della causa italiana.3

   » 3.° Avvenimenti d’Inghilterra. — Partenza della regina. In Inghilterra la crisi si avvicina. Londra sarà probabilmente il teatro di una terribile collisione.4

   » 4.° Resa di Verona, e rivoluzione di Russia.5


  1. Vedi la Gazzetta di Roma del 10 aprile 1848.
  2. Vedi il V vol. Documenti, n. 16.
  3. Idem n. 19.
  4. Idem n. 21.
  5. Idem n. 25.