Pagina:Storia della rivoluzione di Roma (vol. II).djvu/237

Da Wikisource.

della rivoluzione di roma 231

alcuni, le antipatie personali in altri, e la gelosia di mestiere, il pubblico romano fu in qualche modo scusabile.

Roma non è città di commercio. Le teorie sul credito vi eran poco o nulla conosciute. Si sapeva bensì che la banca era tenuta a conservare pel cambio dei biglietti un terzo in effettivo contante. Dunque ogni detentore dei medesimi era convinto che presentandosi tutti per realizzarli, non vi sarebbe stato l’equivalente; e siccome ognuno temeva di non giungere in tempo, e di farsi vincer la mano dai più solleciti ed insistenti, da qui nasceva quella smania irrefrenabile che non ascoltava ragione, e che portava a voler ciò che si voleva ad ogni costo.

D’altra parte a che serviva per certuni lo aver fiducia nella banca, se non ve ì’avevan gli altri? Si prendono di buon gtado i biglietti, quando si è sicuri che gli altri a posta loro te li prendano; ma se si sparge che si ricusano, basta questo perchè ognuno si difenda dal volerli. È questo appunto era il caso in quei tempi. Quanto alle conseguenzè dei rifiuti quantunque parziali in principio, esse divengono terribili. È una Catena di rifiuti che si vien formando, di cui non si vede il primo anello, e vedutolo ancora, poca monta. Il male è fatto, gli uomini temono e poco ragionano, e senza un atto di violenza (riprovevole sempre, ma in certi casi necessaria) non vi si pone riparo. Aggiungi poi che il popolo, memore sempre della demonetazione delle cedole, era avverso in genere alla carta, cosicchè i spargitori di diffidenze trovavano il terreno favorevolmente disposto per farle fruttificare.

Ma a tutte queste cause vuolsi aggiungerne anche un’altra e fu l’utopia, pedissequa delle idee francesi, di una pretesa banca nazionale. Plesso alcune teste leg-1 gere pertanto, atterrare la banca romana era il primo passo per aver la banca nazionale, di cui menavan tanto rumore i socialisti francesi, per sovvenire prima di tutto r agricoltura e quindi le industrie e i commerci.