Pagina:Storia della rivoluzione di Roma (vol. II).djvu/271

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conoscemmo all’istante l’importanza, il sommo peso, e le difficoltà gravissime del grande incarico che Dio ci affidava; e alzati a Lui gli sguardi della nostra mente, lo diremo francamente, scoraggiati ed oppressi, lo pregammo ad assisterci con una abbondanza straordinaria di lumi, e di grazie di ogni maniera. Non ignoravamo la posizione sotto tutti i rapporti difficile nella quale ci trovavamo, per cui fu un vero prodigio del Signore, se nei primi mesi dei pontificato noi non soccombemmo alla sola considerazione di tanti mali, che ci pareva venisse logorandoci sensibilmente la vita. Non bastavano a calmare le nostre apprensioni le dimostrazioni di affetto che ci prodigava un popolo, che avevamo tutta la ragione di credere affezionato al proprio padre e sovrano, per cui ci volgemmo con maggiore efficacia ad implorare i soccorsi da Dio per la intercessione della sua Madre santissima, dei santi Apostoli protettori di Roma, e degli altri beati abitatori del cielo. Con queste premesse esaminammo la rettitudine delle nostre intenzioni, e quindi dopo aver preso i consigli di alcuni, e talvolta di tutti i cardinali nostri fratelli, emanammo tutte quelle disposizioni relative all’ordinamento dello stato, che a mano a mano sono comparse fin qui. Furono queste accolte con quel contentamento, e quel plauso che tutti conoscono, e che servivano di abbondante compenso al nostrcr cuore. Intanto sopravvenivano i grandi avvenimenti non solo d’Italia, ma di quasi tutta l’Europa, i quali riscaldando gli animi fecero concepire il disegno di formare dell’Italia una nazione più unita e compatta, da potersi mettere a livello delle altre primarie. Questo sentimento fece insorgere una parte d’Italia anelante di emanciparsi. Corsero i popoli alle armi, e colle armi si stanno ancora misurando i contendenti. Non si ristette una parte dei nostri sudditi dall’accorrere spontaneamente a formarsi in ordine di milizia; ma organizzati, e provveduti di capi, ebbero istruzione di arrestarsi ai confini dello stato. E a queste istruzioni concordavano le spiegazioni