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luzione la quale erasi traforata per tutto, nelle strade, nei caffè, nelle officine, nei quartieri, nella polizia, nei dicasteri, nella stampa, nella tribuna, e perfino nei famigliari discorsi. Era essa insomma nella sua onnipotenza assoluta e nella piena sua organizzazione.

Ed avrebber potuto un Barberini, un Castracane, un Roberti far sentire e rispettare la loro voce?

Tale era il vero stato delle cose di Roma alla fine del novembre 1848. Passeremo ora a parlare della Costituente, e su questo tema ci diffonderemo estesamente, imperocchè dalla Costituente essendo emanata la repubblica, egli è della massima importanza di far conoscere fino a qual punto i Romani vi cooperarono.