Pagina:Storia della rivoluzione di Roma (vol. III).djvu/698

Da Wikisource.
694 storia

» Per le gravi difficoltà che dovranno incontrarsi in appresso, confido nella protezione divina.

» Credo che non sarà inutile per le truppe francesi di conoscere la storia degli avvenimenti che si sono succeduti durante il mio pontificato. Questi sono accennati nella mia allocuzione, ch’ella, signor Generale, conosce, ma che non ostante le rimetto in un numero di copie, affinchè possa essere letta da quelli ai quali ella conosca opportuno di far conoscere; si vedrà sempre meglio da quella che il trionfo dell’armata francese è stato riportato sopra i nemici della umana società, e perciò dovrà sempre riscuotere i sentimenti di gratitudine di quanti sono in Europa e nel mondo gli uomini onesti.

» Il signor colonnello Niel che unitamente al suo riverito foglio mi ha presentato le chiavi di una delle porte di Roma, le recherà questa mia: e sono ben contento di valermi di questo mezzo per esternarle i sentimenti paterni del mio affetto, e l’assicurazione delle preghiere che faccio continuamente al Signore per lei, per l’armata, pel governo, e per tutta la Francia.

» Riceva l’apostolica benedizione che di cuore le comparto.

» Datum Cajetae die 5 Julii 1849.

» PIUS PAPA IX.»1


Roma era inondata in quel tempo (oltre i boni del tesoro dell’anno 1848) dai boni della repubblica di scudi cento, cinquanta, venti, dieci, cinque, due, uno, e di baiocchi quaranta, trentadue, ventiquattro, sedici, e dieci. Fra i detti boni ve n’eran molti falsi. Dispose pertanto il generale Oudinot con atto del 6 che tutti i boni in circolazione venissero entro dieci giorni, dal 10 di luglio, recati alla cassa della depositeria

  1. Vedi Speranza dell’epoca dell’11 luglio. — Vedi il Costituzionale romano del 9 luglio. — Vedi Balleylier, vol. II, pag. 29S.