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18 VITA DI PIO VII

vere ministro di Francia Segur, i funerali ordinati a Luigi XIV, la promozione alla porpora del prelato Maury, il passaggio accordato alla cavalleria napolitana per gli stati romani: questi i motivi apparenti: i segreti, odio alla religione, desiderio di porre le mani sulle ricchezze o vere o sperate di Roma. Evidente è l'assurdità di queste accuse, né debito dello storico è il confutarle 1. Leggo, che Bonaparte nei suoi provvedimenti andava segretamente dicendo, doversi abbattere la vecchia volpe 2, (cosi irridevasi al venerando Pio VI) e punire chi facea voti per la prosperità della casa d'Austria. Nella chiesa di s. Petronio, egli volente e promettente di chiamare in vigore le antiche franchigie e privilegi, adunavansi in comizi solenni il giorno quattro dicembre 1796 i rappresentati del popolo: a voti concordi eletto presidente l'avvocato Aldini, s'intuonò l'inno ambrosiano, le campane suonarono a festa, le milizie urbane sorsero in armi, si udirono canti e suoni e grida di pazza gioia: solite intemperanze degli Italiani. L' Aldini disse aver il popolo bolognese conquistata la sua libertà, accettata la costituzione. Ferrara emulando Bologna bandiva

  1. Chi oserebbe ascrivere a colpa del Papa l'aver ordinato solenne ufficio funebre a Luigi XVI dopo la catastrofe lacrimevole, che pose fine ai giorni dell'infelice monarca? Se pianse l'Europa intera chi negar poteva al vicario di Gesù Cristo il pregar pace alla vittima più illustre della rivoluzione francese, al figlio primogenito della chiesa, al re cristianissimo? Nol dovea Roma, che aveva offerto ospitalità ed asilo alle figlie di Luigi XV?
  2. Entrò Buonaparte in Bologna verso la metà del mese di giugno 1796. Questo avvenimento era il preludio dei duri tolti, che a danno del governo pontificio doveano verificarsi più tardi.