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44 VITA DI PIO VII


XXV. Restava ancora a vincere una difficoltà: quella che opponea l'umiltà e la modestia del nostro porporato. Da più giorni travagliavasi in queste bisogna l'animoso Consalvi, e non temete, diceagli, di accettare l'onorevole peso a cui vi destina il sacro collegio. In voi santità di vita, regolarità di costumi, carattere mansueto. Voi buon vescovo, aggiungevagli, voi da ogni umana ambizione lontano, vissuto voi sempre fuori di Roma, siete il solo che avrete il coraggio di sostenere i brevi emanati dal vostro amico e benefattore Pio VI. Se manca chi per ambizioso pensiero và mendicando il suffragio dei suoi colleghi, manca del pari chi si oppone alle mire della provvidenza, che in questi supremi momenti veglia e governa il cuore e la mente degli elettori: resistere ad uomini intelligenti, congregati nel santo nome di Dio, lontani da ogni prevenzione, spinti soltanto dal desiderio di provvedere al bene della Chiesa, al trionfo della religione, infine rifiutare il loro voto, opporsi alle loro decisioni, sarebbe imperdonabile errore. Pensatelo: voi domani sarete l’'eletto. Volea Chiaramonti replicare, ma il prelato Consalvi, che ben conoscea l’importanza del momento e sfuggiva d'entrare seco lui in discussioni, senza attendere quella risposta, che lo spirito di umiltà gli avrebbe chiamato sul labbro, era uscito dalla cella del cardinale Chiaramonti, che rimase confuso, sbalordito per quello che avea inteso volersi da lui. Intanto l’energico segretario, che non doveva distrarsi un istante dal grave proposito, continuava nelle sue pratiche con tale energia da far decidere al cardinale Antonelli, che avea per due mesi caldeggiata la elezione di Mattei, di andare la sera stessa co' suoi colleghi a baciar la mano del vescovo d'Imola: disposizione, che avrebbe in certo modo preconizzata la elezione solenne. Correva il quattordici marzo 1800. Gli sguardi dei sacri elettori nella sala degli scrutini erano tutti rivolti sul cardinal Chiaramonti, quasi volessero leggergli in volto l'interne emozioni dell'animo: questi, che in tanta gloria stavasi innanzi a loro tutto tremante, avrebbe volentieri sorriso a chi primo la variata opinione dei padri avessegli partecipata. Silenziosi deponevano gli elettori le