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48 Meccanismo della Scultura

Nel real museo Farnese son molte figurine in bronzo, ma per la maggior parte moderne e di cattivo gusto. Lo stesso dicasi della collezione Porcinari, ove il pezzo più grande è un fanciullo alto tre palmi di meschino lavoro. La figura più pregevole è un Ercole alto un palmo, che ha la pelle di leone avviluppata al braccio sinistro; e sembra esser opera etrusca1.

[...in Ispagna...] §. 28. Ignoro quali antiche figure in bronzo siano ia Francia2. In Ispagna, col museo Odescalchi comprato dalla regina Elisabetta Farnese per 50000. scudi3, v’è stata portata una testa di grandezza doppia della naturale, rappresentante un giovanetto: trovali ora a sant’Idelfonso.

[...in Germania...]

§. 29. In Germania vedesi a Salisburgo una statua di grandezza naturale, di cui parlerò al Lib. VIII. Capo IV. Il re di Prussia possiede una figura ignuda, che tiene alzate al cielo le mani e lo sguardo, simile in ciò ad una egualmente ignuda statua di marmo di grandezza naturale esistente nel palazzo Panfili sulla piazza Navona. Posso qui pur ram-


men-


  1. Altri antichi lavori in bronzo esistono in altre parti d’Italia. Nel real museo di Torino, oltre la celebre Tavola Isiaca, detta anche Bembica dal celebre card. Bembo, che ne fu possessore, vi sono de’ bronzi disotterrati nella distrutta città d’Industria. Di alcuni bronzi di Parma abbiamo parlato nelle due note precedenti, e molte altre statuette vi si sono trovate nel medesimo luogo pregevoli pel lavoro, ma tali che per la loro piccolezza non denno essere qui rammentate. Non parliamo della famosa Tavola Trajana già pubblicata [ dal Muratori ], ne d’altra tavola pur di bronzo, larga 14. once su 19. d’altezza, che facea parte d’una Tavola molto più estesa, contenente alcune leggi relative alla Gallia Cisalpina. Questa è inedita ancora. [ Nè parleremo delle famose Tavole Eracleensi illustrate dal Mazocchi, né di tanti altri monumenti di questo genere trovati non ha molto. ]
    A Pavia sulla piazza del Duomo v’è la statua equestre, detta il Regisole, creduta da alcuni di Commodo; ma che rappresenta Lucio Vero, come dirassi al libro XII. capo iI. §. 10. Avremmo noi pure un pregevole monumento di questa specie, se l’ignorante avidità non avesse fatta spezzare e fondere una statua colossale, trovata a principio di questo secolo a Lambrate, sito distante tre miglia da Milano. Una parte del piede ed un pezzo di panneggiamento coperti di bellissima patina verdognola, esistenti presso il signor D. Carlo de’ Marchesi Trivulsi, ci fanno argomentare quanto maestrevolmente fosse lavorata.
  2. Nel giardino reale di Versailles vi è la statua di un giovane nudo, incisa in rame da Simone Tomassino nel suo Recueil des stat., group. ec. de Versailles, Tom. I. pl. 26.; e per quanto sgli dice nella sua prefazione, dovrebbe avere 6. in 7. palmi di altezza. A questa li possono unire le moltissime figure riportate dal conte di Caylus nella sua grande Raccolta di antichità tante volte citata, benché siano per la maggior parte di poca grandezza; e qualcuna riportata dal padre Montfaucon nell’altra sua Raccolta.
  3. Comprato dal re Filippo V. per 25000. doppie, che fanno circa 75000. scudi.