Pagina:Storia delle arti del disegno III.djvu/98

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ancora al presente, si dava loro il nome di laquearia, perchè lacus si dicevano que’ ripartimenti. Le stanze, che non aveano soffitto, si facevano a volta con canne greche schiacciate, e spaccate, dette volte a canne, delle quali Vitruvio1 e Palladio2 insegnano la conduzione. Si dava alle volte la loro forma con dei legni, e delle tavole, su cui si legavano delle canne schiacciate, le quali generalmente sono più lunghe, e forti in Italia, che in Allemagna. Sulle canne si ponevano scorie del vesuvio; su queste si metteva la calce impattata con pozzolana; e l’ultima mano vi si dava con marmo, e gesso pesto. In qualche casa di quelle già sepolte dal vesuvio si sono trovate volte consimili, ma rovinate, e schiacciate.

§. 72. Le scale dei tempj, che dentro ai muri portavano al tetto, erano fatte a chiocciola, come quelle del tempio di Giove Olimpico in Elide3, quelle del Panteon4, del tempio della Pace5, e delle terme di Diocleziano6. Negli altri pubblici edifizj non si sono trovate scale, se si eccettuino i teatri; essendone già da tempo antico stati tolti i marmi, come fu fatto a’ giorni nostri a quella della villa Adriana, e ad un’altra, che è stata trovata vicino al palazzo Santa Croce in Roma. La prima conduceva ad una loggia scoperta sostenuta da colonne magnifiche: andava dritta colli suoi ripiani, ma non avea che otto palmi di larghezza; spazio poco conveniente per un calino d’imperatore. Le scale del preteso calino di M. Scauro, sul monte Palatino, erano della medesima lar-


ghez-


  1. lib. 7. cap. 3.
  2. De re rust. lib. 1. cap. 13.
  3. Paus. lib. 5. cap. 10. in fine, pag. 400.
  4. Sono di pianta triangolare.
  5. Vedi Tom. iI. pag. 364.
  6. Si vede una scala consimile a un avanzo di tempio vicino a Girgenti, che è un capo d’opera in questo genere, come osserva il barone Riedesel Voy. en Sic. ec. let.i. pag. 4.1. Tale era una della casa, o tempio, di cui parla Luciano in Philopatr. §. 23. Tom. iiI. pag. 611., che più probabilmente era una chiesa cristiana, come dopo il Cave, ed altri, sostiene il ch. P. Mamachi De’ cost. de’ primit. Crist. Tom. I. lib. 1. cap. 4. §. 2. n. 2. pag. 302.; e molti secoli prima fu usata nel tempio di Salomone, come si ha Regum l. 3. cap. 6. vers. 8., Giuseppe Flavio Antiq. Jud. lib. 8. c. 3. n. 2. Tom. I. pag. 423. Generalmente si facevano così le scale segrete.