Pagina:Storia di torino v2 cibrario 1846.djvu/391

Da Wikisource.

capo quarto 387

sequela dei più stravolti già conceputi giudizi, e dei più maligni già pubblicati discorsi.30

Non so se allora o dopo si compose sul falso zelo, chiamato anche zelo persecutore, il seguente epitaffio che non penso sia stato mai pubblicato:


Qui sta sepolto un mostro orrendo e fiero
Che contro a Cristo alzò le man rapaci;
In volto umìl, quant’empio in suo pensiero,
Del vangel parve figlio, autor di paci;
Ma ristampò con labbro menzognero
Sul volto redentor di Giuda i baci;
Stolto, cieco, crudel nel suo furore
Uccideva il peccato e il peccatore.


Qui giace folgorato e qui le faci
Giaccion con lui de le discordie accese:
Cristo le larve gli strappò mendaci
E l’orrendo natio ceffo gli rese;
Mostrò i celati in seno aspi voraci
E nel vero suo nome il fe’ palese,
E sul sasso intagliò del suo dolore:

Zelo persecutore.


Due predicatori non poterono compier l’aringo di loro quaresimali fatiche, essendo inopinatamente usciti di vita. L’abate Trombaglio nel 1750, il padre Corvesi, Agostiniano, nel 1794.

Ma uomo di ben altra fama fu da morte improvvisa sorpreso su questo pulpito stesso nel mentre