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capo quinto 629

S. Tommaso.4 Primo architetto di questa fabbrica era stato il conte Amedeo di Castellamonte; ma dopo la metà del secolo scorso fu ampliata e restaurata sui disegni del conte Dellala di Beinasco. L’ultima discendente della linea primogenita de’ marchesi di S. Tommaso, Giuseppina, avea sposato il marchese Agostino Lascaris, erudito e gentil cavaliere, gran fautore delle scienze e delle arti, la cui unica figlia Adele finì ne’ marchesi Benso di Cavour.

Il vestibolo, lo scalone, la sala di questo palazzo sono degni di osservazione. Quest’ultima fu dipinta a fresco da Stefano Maria Legnani.

In principio della seconda isola a destra, vedevasi la chiesa ed il convento delle monache Cappuccine, fondato nel 1624 da Carlo Emmanuele i, ad istanza della infante Margarita, sua figliuola,5 prima in una casa fuor di porta Castello, poi nel 1658, nel sito di cui ora parliamo, dov’era la casa d’Antonio Carello.6 In questa chiesa era sepolto il celebre presidente delle Finanze Giambatista Truchi, insieme con Maddalena Quadro, sua moglie. Qui pure aveano i conti delle Lanze il loro sepolcro gentilizio, e qui si leggeva un’iscrizione in onore del buon cardinale di tal nome, morto in gennaio del 1784.7

Eranvi in questa chiesa alcune tele di buona mano: una di Giovanni Claret, fiammingo, da lui segnata, in cui era effigiato Sant’Antonio di Padova con