Pagina:Straparola, Giovanni Francesco – Le piacevoli notti, Vol. II, 1927 – BEIC 1930632.djvu/45

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favola prima 39

a te. Tu in questo mezzo abbi cura di te e delle cose mie, non altrimenti giudicandole che se tue fussero; e vivi allegra, arricordandoti di me. — Partitosi adunque di Fiandra, Ortodosio con prosperevole vento ritornò a Firenze; e giunto a casa, fu dalla moglie lietamente ricevuto. Piú volte venne ad Ortodosio un diabolico pensiero di uccidere Isabella e di Firenze chetamente partirsi; ma considerando il pericolo e il disonore, volse ad altro tempo riservarsi il castigo. E senza dimora fece intendere a’ suoi cognati il ritorno suo, pregandogli che nel seguente giorno a desinar seco venissero. Venuti e cognati secondo l’invito fatto a casa di Ortodosio, furon ben veduti da lui e meglio accarezzati; e tutti insieme allegramente desinarono. Finito il prandio e levata la mensa, Ortodosio cosí a dire incominciò: — Amorevoli cognati, penso che a voi manifesta sia la causa, per la quale noi quivi raunati siamo: e però non fa mistieri ch’io lungamente mi distendi in parole; ma verrò al fatto che a noi s’appartiene. — Ed alzato il viso contra la moglie, che a dirimpetto li sedeva, disse: — Con cui, Isabella, il fanciullo, che in casa tieni, hai tu conceputo? — A cui Isabella: — Con esso voi, — rispose. — Meco? e come meco? — disse Ortodosio. — Già sono cinque anni che io ti sono lontano, e da l’ora che mi partí, non mi hai veduto. E come dici tu averlo conceputo meco? — Ed io vi dico, — disse Isabella, — che ’l figliuolo è vostro; e in Fiandra con esso voi hollo conceputo. — Allora Ortodosio, d’ira acceso, disse: — Ah bugiarda femina e d’ogni vergogna priva, quando in Fiandra fosti tu giamai? — Quando giacqui nel letto con voi, — rispose Isabella. E cominciando dal principio del fatto li raccontò il luogo, il tempo e le parole tra loro quella notte usate. Il che quantunque ad Ortodosio ed a’ cognati ammirazione porgesse, non però credere lo poteano. Onde Isabella, vedendo la dura ostinazione del marito e conoscendolo incredulo, levossi da sedere, e andatasene in camera, prese la veste ricamata e il bel monille; e ritornata al marito, disse: — Conoscete voi, signor mio, questa veste sí divinamente trappunta? — A cui Ortodosio, quasi smarrito e fuor di