Pagina:Straparola - Le piacevoli notti I.djvu/194

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preziose gioie. Il che vedendo, la madre, non senza temenza, tutta stupefatta rimase: e l’odio grande, che prima le portava, in vero amore converse. E ritornato il vecchiarello a casa, tutte corsero ad abbracciarlo: rallegrandosi molto con esso lui della sopragiunta ventura a tanta sua povertà. Biancabella si fece recare una secchia d’acqua fresca, e fecesi lavare il viso ed i monchi: dalli quali, tutti vedendo, rose, viole e fiori in abondanzia scaturivano. Il perchè non umana persona, anzi divina la reputorono tutti. Avenne che Biancabella deliberò di ritornare al luogo dove fu già dal vecchiarello trovata. Ma il vecchiarello, la moglie e le figliuole, vedendo l’utile grande che di lei n’apprendevano, l’accarezzavano: ed instantemente la pregavano che in modo alcuno partire non si dovesse, allegandole molte ragioni, acciò che rimovere la potessino. Ma ella, salda nel suo volere, volse al tutto partirsi, promettendoli tuttavia di ritornare. Il che sentendo, il vecchio senza indugio alcuno al luoco, dove trovata l’avea, la ritornò. Ed ella al vecchiarello impose che si partisse, e la sera ritornasse a lei, che ritornerebbe con esso lui a casa. Partitosi adunque il vecchiarello, la sventurata Biancabella cominciò andare per la selva, Samaritana chiamando: e le strida ed i lamenti andavano fino al cielo. Ma Samaritana, quantunque appresso le fusse, nè mai abbandonata l’avesse, rispondere non le voleva. La miserella, vedendosi spargere le parole al vento, disse: Che debbo io più fare al mondo, dopo che io sono priva degli occhi e delle mani, e mi manca finalmente ogni soccorso umano? Ed accesa da uno furore che la tolleva fuor di speranza della sua salute, come disperata, si voleva uccidere. Ma non avendo altro modo di finir la sua vita, prese il camino verso l’acqua, che