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lativo soprappiù d’area, di movimento di terra e di adattamento venne ommesso dall’Autore nel suo preventivo; nel quale si calcolò solamente un ottavo di soprappiù nell’armamento delle rotaie. La doppia carriera esige per lo meno 3 metri di più e quindi il soprappiù d’area compreso dall’Autore nei 327,000 metri, non corrisponde al bisogno.

Trattandosi di cosa d’arte a cui sarebbe presunzione metter mano, contraporremo il parere d’altri periti; come d’asse si trae chiodo con chiodo. Gli ingegneri veneti nel calcolare il loro primo Progetto della pianura a doppia carriera, attribuirono all’area totale da occuparsi tanto col terrapieno quanto cogli escavi una larghezza costante di 38 metri. Tra 8 e 38 la differenza è troppo enorme perché i due progetti possano coesistere.

La linea di Como essendo almeno per 20 mila metri inviluppata fra le sabbie del Sèveso e le paludi dell’Acquanegra, le quali acque essa passa e ripassa ben 18 volte, avrà bisogno di tenersi ad una certa altezza perchè non rimanga facilmente annegata nelle stagioni piovose. L’altezza del terrapieno suppone escavazioni estese e costantemente vicine per raccogliere la terra necessaria col minor dispendio possibile di carreggio. Quindi è necessario un lembo
di fossato; quindi scarpe e controscarpe quanto più alta è la strada e profondo il fossato; quindi un’area sempre più larga. Le quali cose furono saviamente contemplate nel progetto veneto; e fecero stabilire l’altezza media di metri 4 e la larghezza costante di metri 38. Come mai il progetto di Como che ha di soprappiù uno spazio da occuparsi con due filari di gelsi si stabilì di un solo metro d’altezza, con un’area di soli 8 metri? Questa in certi luoghi lascerebbe appena spazio di formare un piano stradale di tre o quattro metri, il quale non basterebbe tampoco alle piantagioni. L’Autore richiese bensì nel § 17 della dimanda di privilegio il diritto di occupare i fondi per cavar terra, ma non considerò nel Prospetto nè gli spazj necessarj nè le somme necessarie per pagarli. Gli 8 metri messi in conto sono interamente occupati dal terrapieno; cioè 2 dalla rotaia; 2 per ogni parte dai ripiani laterali; e 1 per parte dalle scarpe. Questo capitolo si potrebbe dunque portar comodamente al duplo o anche al triplo. E sarebbe tuttavia inferiore di molto ai limiti del progetto veneto, il quale dai nostri ingegneri fu pure giudicato scarso anzi che no.

Lo stesso si dica del movimento di terra che l’Autore stabilì ad 1 metro solo su tutta la linea, mentre i