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SULLA FORMAZIONE TERZIARIA NELLA ZONA SOLFIFERA DELLA SICILIA 25


manie sono invece superiori allo strato solfifero, il quale è stato rotto, spostato e continua inferiormente alle marne suddette. In altri casi invece pare che lo strato solfifero debba continuare, ed esso a breve distanza è limitato dalla formazione miocenica inferiore.

Le marne che costituiscono la base del terreno pliocenico sono più facili a distinguersi. Esse sono meno ricche assai dei sali solubili nell'acqua (come cloruro di sodio), più compatte, meno oscure, meno franose; presentano spesso sezioni naturali molto scoscese, le quali mostrano chiaramente i loro vari strati aventi una direzione costante ben definita ed in genere una piccola inclinazione all’orizzonte. Le marne e le argille eoceniche e mioceniche sono invece in regola generale più colorite, più tormentate, più franose. Le regioni in cui il terreno superficiale è costituito dalle argille mioceniche ed eoceniche, presentano una configurazione meno accidentata ed i colli hanno piccole altezze e lievissime pendenze, conseguenza naturale della loro indole franosa.

Allorché si fanno trincee in questi terreni aventi una leggiera pendenza, la loro manutenzione è difficile e costosissima. Peggio ancora è il caso se si fanno rialzi con queste materie: esse durante l'epoca delle pioggie si imbevono d’acqua ed i rialzi si abbassano formando una scarpa a leggiera pendenza. Questi effetti sono una conseguenza inevitabile della loro indole. Se queste marne infatti a differenza degli altri terreni giunsero ad avere una leggiera pendenza, egli è perchè questa pendenza era necessaria onde esse acquistassero un equilibrio stabile.

Se le costruzioni delle ferrovie e delle vie ordinarie in questi terreni sono quindi meno costose nel loro impianto che nei terreni più accidentati e meno franosi, la loro manutenzione è per lo contrario molto costosa e molto difficile.